Boom pellet in Italia. Con l’aggravarsi della situazione di crisi, le spese relative al riscaldamento domestico costituiscono un’uscita dai bilanci familiari sempre più rilevante. Per questo la ricerca di soluzioni più economiche rappresenta un’urgenza per milioni di italiani.
Al posto delle fonti fossili, nel corso degli ultimi anni, si è andato affermando il pellet, tanto da spingere molti osservatori del settore a parlare di boom pellet in Italia. Ma qual è il segreto di questo combustibile? Perché è divenuto così diffuso?
Si tratta di un combustibile modo particolare, frutto di un processo industriale che vede come materia prima risorse di scarto, quali trucioli, segatura, e altri scarti di segheria. Tale materiale viene poi trasformato in dei piccoli cilindri dal diametro di circa 5 mm e una lunghezza variabile da 10 a 30 mm.
Tra i maggiori vantaggi associati all’utilizzo di una stufa pellet, abbiamo l‘opportunità di un sistema completamente automatico che assicura alti rendimenti. Mediante una scheda elettronica è possibile impostare in modo automatico l’accensione. Avrete una gestione completa sulla stufa, potendo programmare il periodo di recensione e spegnimento, nonché la temperatura degli ambienti.
Un insieme di positività che ha permesso al pellet di divenire un vero proprio volano economico nel tessuto industriale italiano. Tanto da rendere il mercato nazionale uno dei maggiori a livello europeo.
Secondo recenti indagini, circa la metà degli impianti a pellet istallati sono utilizzati come fonte primaria di riscaldamento. Per far fronte alle necessità di questo combustibile, viene fatto spesso ricorso all’export. Circa un terzo del fabbisogno di pelle italiano viene soddisfatto dall’Austria.