Come scegliere il pellet? Ecco la nostra guida

Data la vasta diffusione del pellet nel corso degli ultimi anni sono giunti sul mercato numerosi operatori, con vari e diversi prodotti. Ciò ha condotto a una grande variabilità, sia in termini quantitativi che qualitativi, del pellet. Conviene allora passare in rassegna i parametri con cui filtrare le proposte di pellet attualmente in commercio.

Nella scelta del pellet migliore dobbiamo valutare una serie di precauzioni e attenzioni sulle etichette riportate nelle confezioni. Senza per questo trascurare l’aspetto stesso del pellet. Il principale vantaggio dell’adozione del pellet risiede nella sua elevata resa calorica. Ma questa ha una diretta dipendenza dal legno con cui viene prodotto. Assicuratevi quindi dalla scatola la tipologia di legno d’origine.

Riferendoci a uno spettro generale, possiamo individuare nel legno vergine di faggio e abete il miglior pellet in commercio. Il suo colore deve essere chiaro oppure bianco. Più il pellet appare scuro maggiori sono le attenzioni che si devono prestare prima di procedere con l’acquisto. Non necessariamente ciò si traduce in un livello qualitativo inferiore, ma ne dobbiamo accertare la provenienza, la conformità alle normative internazionali.

Badate poi alla forma. Il pellet deve avere misure regolari, come indicato sulla stessa confezione. Non devono poi presentarsi troppi residui di segatura. Il pellet infine dev’essere liscio, compatto e lucido. Leggete con attenzione l’etichetta della confezione, sulla quale devono essere riportate le caratteristiche del prodotto e le differenti certificazioni di qualità definite dalle normative internazionali (come, ad esempio, la DIN 51731 o la O-NORM M7135).