Pellet bianco: è il pellet migliore? Quali le caratteristiche?

Pellet bianco prezzo: come risparmiare?

Il costo del pellet cambia in rapporto al tipo di legno impiegato, alla purezza, alle certificazioni conseguite dal brand e all’entità dell’acquisto (maggiore è la quantità minore è il prezzo del singolo sacchetto). I prezzi oscillano dai 3 fino a superare i 5 euro per un sacchetto da 15 kg di prodotto.

Quando si sceglie un pellet low cost non abbiamo necessariamente un prodotto di scarsa qualità, ma può risultare caratterizzato da una contenuta resa calorica, e ciò implica un maggiore consumo del combustibile. Tradotto in altri termini l’apparente risparmio può esaurirsi con l’incremento dei consumi. Per risparmiare e ottenere un prodotto molto valido in termini qualitativi, la soluzione ideale è puntare su acquisti ingenti, magari con l’uso di gruppi d’acquisto.

Pellet bianco o scuro: qual è la scelta migliore?

Cerchiamo di capire come cambia il fattore del potere calorifico in relazione al tipo di pellet, in modo particolare per quanto attiene il pellet bianco. Con il pellet faggio bianco austriaco avremo una resa che si attesta intorno ai 5,25 KWh/Kg, leggermente inferiore il pellet abete bianco (5 KWh/Kg).

È determinate controllare quindi il tipo di legno, i più apprezzati sono abete e faggio, meglio selezionare legno vergine, privo di colle o additivi, che possono essere sfruttati per rendere più compatti i cilindretti di pellet. Rileviamo comunque che la composizione del pellet non è determinata solo da legno, vi è anche una percentuale di corteccia, segatura, bricchette, trucioli, cippato.

Nelle fasi di lavorazioni il pellet è ripulito da materiali estranei, quali terriccio, residui di metallo, pietre, così che il cliente abbia a che fare con un prodotto non dannoso ed efficiente.

Nel corso degli anni intorno al pellet bianco è nato un falso mito, che vogliamo adesso sfatare. Non è detto che il pellet bianco disponga della resa calorica migliore, il colore è dipeso infatti dalla materia prima mentre il potere calorifico è determinato dalla consistenza.

Per la scelta del pellet migliore è bene considerare anche la presenza di certificazioni. La qualità consente di avere una resa ottimale, il pellet non deve infatti prevedere la presenza di sostanze chimiche aggiunte e potenziali scorie di lavorazione.

Vi sono specifici criteri che stabiliscono un pellet di qualità, fondati sulla normativa europea UNI EN 14961-2. A partire dal 2011 questa normativa ha deciso l’introduzione di tre classificazioni: A1 (pellet di prima scelta) A2 e B, relativa ai combustibili usati per impianti industriali.

Per ulteriori informazioni sulla scelta del pellet migliore, vi rimandiamo alla nostra sezione dedicata alle Informazioni utili.

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