Riconoscere un pellet di buona qualità non è sempre un’operazione semplice. Spesso infatti è possibile commettere errori grossolani anche se si ha una certa conoscenza del prodotto, dato che è molto difficile definire la qualità di un prodotto basandosi solo sul suo aspetto. Cosa fare per non commettere errori?
Per avere la certezza di acquistare un buon prodotto è necessario assicurarsi che questo abbia ottenuto la certificazione Enplus o Pellet Gold. La prima fa riferimento alla normativa europea EN 14961-2 e si pone l’obiettivo di assicurare un nuovo standard europeo della qualità del pellet, garantendo che i prodotti in commercio soddisfino i requisiti previsti.
La principale caratteristica del sistema ENplus è che questo non si limita a valutare il prodotto finale, ma esamina tutta la catena di vita del pellet, dalla ricezione del legno alla consegna del pellet al consumatore finale.
Esiste anche un pellet certificato nel nostro Paese. Se osserviamo i produttori di pellet certificato in Italia, abbiamo solo due punti di riferimento, presenti nel nord Italia: Italiana Pellets Spa, nella provincia di Pavia, e Pe.Pe. srl, realtà presente nella provincia di Pordenone.
Pellet Gold invece è il più importante sistema di attestazione della qualità del pellet per il mercato italiano. Ideato nel 2006 dalla AIEL (associazione responsabile dell’attuazione e della gestione della certificazione ENplus in Italia) al fine di introdurre un sistema di attestazione del pellet al di sopra delle parti e basato su precise regole di funzionamento.
Sebbene non conferisca una certificazione vera e propria, ma solo un’attestazione, la presenza del marchio Pellet Gold garantisce al cliente la qualità del prodotto acquistato. Ricordiamo infatti che questo è l’unico sistema di garanzia della qualità del pellet che prevede l’analisi del contenuto di formaldeide e di radioattività.
Ricordiamo che per la scelta del pellet migliore sono importanti anche i valori tecnici riportati dal produttore, che vanno però affiancati alle esperienze d’uso, che possono cambiare, anche in modo sensibile, in base alla stufa impiegata. Solo ponendo in rapporto questi elementi potremmo fare una scelta consapevole del pellet migliore.
In generale il pellet di faggio è forse il più apprezzato e il più diffuso, mentre il pellet di abete ha contributo in modo decisivo alla diffusione del pellet nel nostro Paese. Quale sia il migliore non ha una risposta univoca, ma varia in rapporto al produttore e alla stufa di cui si dispone.