Pellet faggio, è davvero il miglior pellet?
L’effettiva convenienza del pellet è direttamente proporzionale alla sua qualità, o per meglio dire alla sua purezza. Il pellet è infatti un combustibile solido naturale, frutto di un processo di lavorazione meccanico che impiega legno vergine, cortecce, segatura e trucioli in un combustibile non inquinante.
Il potere calorifico è profondamente influenzato dalla purezza del legno, oltre che la sua natura.
Oltre al pellet faggio, sul mercato troviamo il legno di abete e il pino.
il Pellet faggio è davvero conveniente?
È bene prestare attenzione ai seguenti dati: le caratteristiche del produttore e dell’importatore, le caratteristiche specifiche del pellet.
Nello specifico dovremo mettere in relazione diretta, in un’ottica comparativa, i seguenti elementi:
- Percentuale residuo ceneri: più è elevata maggiori sono i problemi di gestione delle stufe. Viene condizionata anche la produzione di fumi. Quando le prestazioni non sono efficienti è probabile nel pellet vi sia una biomassa non combustibile. In certi casi, inoltre, tra le ceneri possono figurare residui tossici o industriali.
- Diametro pellet: questo deve essere costante e avere una superficie liscia. In base alle dimensioni, viene definita la quantità di pellet che può essere bruciato nella stufa.
- Contenuto di cloro, azoto e zolfo. Sono variabili importanti rivelatrici della materia prima.
- Potere calorifico: esso esprime l’energia termica sviluppabile dall’unità di massa.
- Sui legni duri, come il faggio e il rovere, in fase di lavorazione, può verificarsi l’aggiunta di legno di conifere con alto contenuto di lignite.