Pellet migliore per termostufe: come sceglierlo?

Pellet migliore per termostufe: orientarsi nel mercato

Vi sono numerose tipologie di pellet, un mercato protagonista, negli ultimi anni, di una importante ascesa che ha condotto alla proliferazione delle proposte. Non è semplice quindi, nei soli termini quantitativi, selezionare il pellet migliore per la propria stufa, un fattore determinante per il ménage familiare e la qualità di vita negli ambienti domestici nei mesi più rigidi. Passiamo in rassegna i punti cardinali per orientarsi nel mercato del pellet e l’individuazione dei combustibili più interessanti.

Il pellet più efficace deve raggiungere il compromesso ideale tra una serie di fattori: colore, potere calorifico, composizione, livello di purezza, umidità e abrasione. Uno dei primi aspetti da prendere in considerazione, o meglio il più evidente a colpo d’occhio, è il colore. In linea tendenziale il pellet chiaro, composto da legno di conifere, prevede una minore quantità di residui all’interno della camera di combustione.

Altro fattore determinante è il potere calorifico, lo si può appurare dalla scheda tecnica stampata sul pacco di pellet, anche se purtroppo questi valori non sono sempre completamente affidabili (meglio privilegiare i prodotti che possono contare su valide certificazioni). Vi consigliamo di escludere pellet che hanno un potere calorifico inferiore a 4.700 – 5.000 calorie. In merito alla quantità di umidità, la soglia critica è invece il 12%.

Proprio come in ogni altro settore produttivo, la qualità ha un costo, e il pellet non fa eccezione. Ricercare un prodotto dal prezzo molto contenuto, scegliendo magari un surrogato del legno (sansa, soia, mais eccetera), possiamo andare incontro a problemi di intasamento, odori sgradevoli o qualche volta persino inquinanti.

Un pellet standard impiegato per uso domestico non deve possedere una quantità di zolfo superiore allo 0,08%, mentre il cloro si dovrebbe attestare intorno a valori inferiori allo 0,03%. Vi ricordiamo inoltre che se il prodotto non dovesse essere vergine, potrebbe risultare trattato con sostanze tossiche.

Pellet migliore per termostufe: certificazioni pellet

Perché i valori tecnici dichiarati dall’impresa produttrice siano affidabili è necessario appurare la presenza di certificazioni. Tra le più apprezzate abbiamo la certificazione ENplus, uno standard europeo per la garanzia dei prodotti commercializzati.

ENplus definisce tre classi di qualità del pellet: Classe A1, Classe A2, Classe B (di solito adottato per il settore industriale e non per uso domestico). Segnaliamo comunque la presenza di tante altre certificazioni nazionali, quali, ad esempio: Austria ONORM M 7135, Germania DIN 51731 e DIN plus, USA Standard Regulations & Standards for Pellets in the US: The PFI, Svezia SS 187120 eccetera.

Pellet migliore per termostufe