Tutti i costi del pellet

Negli ultimi anni le stufe a pellet hanno scalato gradualmente la classifica, aggiudicandosi uno dei primi posti tra i sistemi di riscaldamento domestico. Una delle ragioni di tale incremento nel nostro Paese è sicuramente di carattere economico: la stufa a pellet consente di diminuire notevolmente le spese del riscaldamento. Si stima che addirittura il taglio possa essere da un minimo di 100 euro ad un massimo di 1.200 euro in una stagione, a seconda del tipo di impianto che va ad integrare, ma non bisogna trascurare al contempo l’aumento di prezzo del pellet a partire dal 2012.

Attualmente un sacco di 15 kg si aggira tra 4,80 e 5,50 euro mentre negli anni scorsi il prezzo era di massimo 4 euro a sacco. Uno dei motivi dell’aumento di prezzo risiede soprattutto nello squilibrio tra domanda e offerta; in Italia la produzione di pellet è inferiore rispetto alla richiesta e dunque è necessario ricorrere all’export e sostenere le spese aggiuntive. Esistono poi variazioni di costo legate alla stagionalità del prodotto e alla qualità che dipende dalle diverse tipologie di piante e di alberi di provenienza, dalla quantità idrica e dalla presenza di certificazioni.

Il pellet certificato vanta, infatti, un attestato che illustra l’iter della produzione, della logistica e della distribuzione del materiale secondo gli standard previsti dalla norma europea Uni En 14961-2 “Biocombustibili solidi – Specifiche e classificazione del combustibile Parte Seconda Pellet per uso non industriale”, ossia in apparecchi di bassa potenza, come nelle case, edifici pubblici e commerciali di dimensione ridotta. Il costo del pellet risulta più basso da maggio a luglio mentre più alto nel periodo di agosto; stabile, inoltre, durante la stagione invernale. Il grande sacco da una tonnellata costa oltre 300 euro ma il tipo di materia prima incide dal 20% al 50% sul costo totale della produzione. L’imballaggio viene calcolato tra i 6 e gli 8 euro a tonnellata nel caso del grande sacco e fino a 26-30 euro per il confezionamento in piccoli sacchi di pellet da 15 e 25 kg. Il costo della produzione mediamente si aggira dai 110 ai 180 euro per tonnellata.

Secondo alcuni esperti, inoltre, un sacco da 15 kg di pellet impiega mediamente 15 ore a bruciare e quindi serve a scaldare per 15 ore. Ma se la stufa non viene tenuta accesa sempre, si può stimare che un sacco di pellet da 15 chili, pur costando di più che negli anni passati, possa fornire calore per circa due giorni. Il costo giornaliero medio di consumo pellet sarà in questa circostanza intorno ai 3 euro.

Un altro aspetto da considerare per i consumatori è quello degli incentivi: il pellet gode della detrazione Irpef del 50% che consente di scontare metà delle spese di acquisto e dell’installazione della stufa. I piccoli cilindretti compressi restano al momento uno dei modi più convenienti per riscaldarsi: chi volesse saperne di più, può consultare questo articolo che illustra nei dettagli i costi del pellet per tipologia e qualità.

di Tiziana Casciaro

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