Un nuovo sistema di riscaldamento rivolto all’uomo e all’ambiente

L’incremento di stufe a pellet, che ha investito il nostro Paese negli ultimi tempi, ci sta portando a prediligere sempre di più questo nuovo sistema di riscaldamento che oltre ad essere conveniente, rappresenta un grande fonte di energia pulita. Siamo di fronte a un incremento che vede circa 1,7 milioni di stufe presenti sul territorio nazionale.

Nonostante il prezzo rispetto all’anno scorso sia aumentato, c’è molta concorrenza nel mercato internazionale. Purtroppo ancora non possiamo parlare di mercato nazionale, poiché la maggior parte del combustibile consumato qui è di origine Austriaca, Tedesca, Svizzera o Nord Americana. Una delle principali cause del rincaro è proprio legato ai costi di trasporti e naturalmente all’innalzamento dei costi del carburante.

Bisogna sempre controllare la qualità e la provenienza del prodotto e accertarsi che abbia la “certificazione di qualità”. Un parametro standard di tale certificazione è dato dal potere calorifico; non fidarsi mai di cifre spropositate perché il massimo di energia che il pellet può raggiungere si aggira intorno ai 4,7-4,8 Kwh per chilogrammo.

Un altro parametro da prendere sempre in considerare è il contenuto residuo di ceneri che non dovrebbe superare l’1,5%. Ultimamente si sta pensando di utilizzare un pellet di origine nostrana, prodotto dalla lavorazione di diversi scarti di biomasse vegetali. Il problema però deriva proprio dall’eccessiva produzione di ceneri: infatti associato a questo “agripellet” bisognerebbe utilizzare dei particolari bruciatori diversi da quelli comunemente utilizzati.

Una nuova frontiera del riscaldamento rivolta all’uomo e all’ambiente.